La gente che sta bene – Recensione

La gente che sta bene

 

La gente che sta bene è un film diretto da  Francesco Patierno, uscito nelle sale cinematografiche italiane il 30 gennaio e interpretato da Claudio Bisio, Margherita Buy, Diego Abatantuono, tratto dal romanzo omonimo di Federico Baccomo.

Siamo nell’ambiente milanese, con uomini d’affari importanti come il nostro protagonista, Umberto Dorloni, che ha il viso del noto “simpatico umorista” Claudio Bisio. Questo è un avvocato di successo, cinico, senza scrupoli che pensa solo a se stesso, trascurando anche la famiglia composta da due bambini e dalla bellissima moglie Margherita Buy che con la sua bravura, rappresentata in ogni contesto, si afferma come prima (e unica ) donna della scena. Umberto si troverà in difficoltà quando, dopo la perdita di un grosso affare, verrà licenziato, proprio mentre la moglie gli comunica l’arrivo di un nuovo figlio.

buybisio

Margherita Buy con Claudio Bisio

Da qui la storia procede con l’unica priorità per il protagonista di riuscire ad entrare in un prestigioso gruppo di avvocati con le dritte del famoso Patrizio Azzesi, interpretato da Diego Abatantuono. Ma la vita gli riserverà non poche difficoltà, anche con la moglie di Azzesi, interpretata da una scheletrica Jennipher Rodriguez ( che forse è messa nella narrazione più per mostrare le sue nudità che per recitare, nonostante devo riconoscerle una discreta prova in certe scene drammatiche), che lo condurranno alla fine sulla retta via capendo i proprio sbagli e rinunciando al successo per essere un uomo, un marito e un padre migliore.

A scapito degli attori la storia procede con lentezza, non colpendo più di tanto il pubblico che difficilmente crede di essere di fronte ad una commedia. L’ironia c’è, ma le risate sono poche, forse a causa di un tema già pesante di per sé, quello della crisi che in questo film allarga il suo significato ad una crisi di valori e di identità, oltre a quella finanziaria. Una narrazione noiosa per certi versi e drammatica, malinconica per altri. Lo spettatore entra in sala credendo di vedere un’altra delle commedie divertenti tipiche di Bisio, ma rimane deluso dopo pochi minuti.

Non salva il film neanche la figura di Carlo Buccirosso, l’attore napoletano spesso presente in film di Vanzina e con Vincenzo Salemme, nei panni di un maresciallo dei carabinieri, in una scena assolutamente anticomica e che lascia lo spettatore con la stessa faccia del protagonista che, nonostante la paura della convocazione in caserma, non nasconde con la sua mimica l’incredulità di trovarsi di fronte ad un individuo assurdo.

La storia sarebbe stata anche carina se si fosse speso qualche momento in più per alleggerire i toni di vicende che già conosciamo, in cui a volte siamo noi i protagonisti, e per cui a volte il finale non è così spensierato come nei film.

E voi? Avete visto La gente che sta bene? Che ne pensate?

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