Storia d’inverno – Recensione

Storia d’inverno – Recensione

Nel periodo più romantico dell’anno, il 13 febbraio, la Warner Bros ha portato nelle sale cinematografiche italiane un’ emozionante e intensa storia di vero amore: Storia d’inverno.

Al suo esordio alla regia, Akiva Goldsman, celebre sceneggiatore di film di successo come A Beautiful MindCinderella ManIo sono leggendaIl Codice da Vinci, porta sul grande schermo  la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Mark Helprin, scritto nel 1983.

Goldsman si avvale di un cast di tutto rispetto con i nomi di un emozionante  Colin Farrell, lo spietato Russell Crowe, il suo capo, Lucifero Will Smith,  Jennifer Connelly, a cui si aggiunge il nome di una giovane attrice britannica, Jessica Brown Findlay, che con la sua bellezza e dolcezza riesce a far affezionare lo spettatore alla figura del suo personaggio.

page

I protagonisti di Storia d’inverno

Il racconto si svolge su una linea temporale che porta ad alternare il 1895 al 2014, prima di poter procedere con l’inizio della storia. In entrambi i periodi è Peter Lake ( Colin Farrell) il protagonista. Nel 1895 è un neonato che i genitori, costretti a lasciare l’America, decidono di abbandonare in una piccola barca nelle acque del fiume Hudson con la speranza di una vita e un futuro migliore. A salvarlo saranno dei pescatori di vongole. Nel 2014 Peter Lake è un uomo che non ricorda il suo passato, si ritrova in un’epoca che non gli appartiene come se avesse dormito per tutto questo tempo, ancora una volta inconsapevole del suo destino.

Peter Lake è un abile ladro del Novecento che viene cresciuto da un ladro famoso e potente chiamato Pearly Soames (R. Crowe), un demone che trova soddisfazione nell’uccidere e infrangere i miracoli, a capo di una banda chiamata Five Points. Quando Peter decide di abbandonare il suo mentore, questo furioso inizia un’estenuante caccia all’uomo ed è da qui che parte la storia. Durante la fuga Peter viene aiutato da un insolito amico, un bellissimo cavallo bianco e alato che gli salverà la vita e lo accompagnerà nel viaggio che lo attende. Grazie a lui incontrerà l’amore della sua vita, Beverly Penn, una giovane ragazza dalla bellissima chioma rossa, malata e sul punto di morire. I due vivono una bella anche se breve storia d’amore, finché la ragazza morirà prima del previsto per colpa del demone Soames. Peter addolorato si lascia catturare da lui e si fa uccidere, gettato da un ponte, ma il nostro protagonista ha ancora una missione da compiere e un miracolo da portare a termine. Rispunta nuovamente dalle acque del fiume che già una volta l’aveva salvato e non ricordando quasi niente, cerca informazioni su di lui e il suo passato. Verrà aiutato da una giornalista, Virginia Gamely ( Jennifer Connelly) ed è con lei che capirà qual è il vero miracolo da compiere, il vero amore da salvare.

listo

Il cavallo bianco e alato del film, il nome vero è Listo

Storia d’inverno non è una semplice storia romantica a cui siamo abituati con le commedie romantiche o con i film drammatici; il film si serve di una struttura fantasy per costruire una storia commovente che punta dritto al cuore del pubblico. Tra baci, frasi sospirate, lacrime e amore puro, si inseriscono degli effetti speciali sobri che non invadono molto la scena, ma che anzi aiutano nella creazione di un mondo magico che il regista vuole mostrare ai suoi spettatori. Nella prima scena in cui conosciamo la protagonista femminile viene quasi creato un “dipinto” sullo schermo attraverso un meraviglioso gioco di luci in quello che altro non è che un comunissimo salotto.

Le inquadrature panoramiche ci permettono di vedere il meglio di New York del Novecento e quella dei nostri giorni, mentre le scene ambientate nella casa al lago sembrano riportarci all’idea di magia in un luogo quasi incantato, con una meravigliosa visione delle stelle. Anche queste hanno il loro ruolo importante nella storia!

L’interpretazione degli attori è coinvolgente: ci emozioniamo con le lacrime di Farrell, ci spaventiamo con l’ira incontrollabile di Crowe, ci innamoriamo con la dolce “Beverly” e preghiamo per un miracolo con la giornalista Virginia.

Eppure nonostante alcuni buoni giudizi del pubblico, visibili anche sulla pagina facebook del film, la pellicola non sembra convincere più di tanto la critica, che lo reputa un buon film mancato con ingredienti forse troppo ultraterreni e  magici, una combinazione di fantasy e amore che non è propriamente riuscita, ma possiamo dire che come esordio non c’è male e attendere i nuovi progetti del neo-regista, che ha voluto iniziare con una storia che ha sempre amato, la sua avventura dietro la macchina da presa. Voi che ne dite? Siete andati a vedere Storia d’inverno?

Lascia un commento

farefuorilamedusa

romanzo a puntate di Ben Apfel

wwayne

Just another WordPress.com site

Look! inside you

Trova il Look che é dentro di te. LOOK! inside you